A quel tempo, facevo parte di un gruppo di bambini che tutte le domeniche venivano messi all'asta. Non eravamo in vendita: ci facevano sfilare sulla passerella con la speranza che tra il pubblico ci fosse qualcuno pronto a prenderci. Possibilmente i nostri veri genitori, finalmente tornati dalla guerra; in alternativa coppie desiderose di adottarci. Tutte le domeniche salivo su quelle tavole sperando di essere riconosciuto o quanto meno scelto. Tutte le domeniche avevo a disposizione dieci passi per procurarmi una famiglia, dieci passi per smettere di essere orfano.
(da "L'Erede di Noè" dell'Associazione Teatrale Mellon, scena prima)

Presentazione

L'Associazione Teatrale Mellon affronta temi difficili nei suoi spettacoli e lo fa sempre con uno stile unico. L'Erede di Noè, liberamente tratto da un libro di Eric-Emmanuel Schmitt (autore del famoso "Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano"), fa entrare il pubblico direttamente negli anni della Seconda Guerra Mondiale, in Belgio. Un incontro unico tra un bambino e un prete, tra la religione ebrea e quella cattolica, tra fede e compassione, alla ricerca della pace indiscriminata per tutti gli uomini.

Lo Spettacolo

Dopo l'introduzione, ambientata al giorno d'oggi, inizia il flashback che durerà per tutto il resto dello spettacolo. La voce fuori campo del protagonista adulto, si fa al tempo stesso narratrice e portavoce dei pensieri e delle emozioni del piccolo Joseph, bruscamente gettato nel mondo. Il bambino incontrerà molto dolore, ma la sua forza, la sua ingenuità e il suo coraggio cercherà comunque di superare tutte le difficoltà che si presenteranno.
Joseph svilupperà un'intensa amicizia con il prete cattolico Pons, che ospita a Casa Gialla molti bambini ebrei per proteggerli, e una divertente complicità con un ragazzo ebreo di poco più grande, Rudy. Ma l'epilogo potrà essere felice? Come è possibile dimenticare l'uccisione di sei milioni di persone?
Tra colpi di scena, battute e dialoghi divertenti, momenti seri e filosofici, lo spettatore esplorerà una storia dolce ed emozionante. Lo spettacolo è inoltre caratterizzato da musiche e balli integrati completamente nella storia e da numerose scenografie di grande misura, realistiche e dipinte a mano su tela (fino a 7 metri).

Le Scenografie

Le Musiche

I Protagonisti

Le Date (2006-2009)